Perchè installarlo
Chi installa un impianto fotovoltaico a casa propria fa del bene alla comunità perchè riduce le emissioni di CO2 e aiuta a ridurre le importazioni di energia dall’estero. Ma c’è dell’altro…
Grazie alla detrazione al 50% abbinata allo scambio sul posto, l’investimento in un impianto può ripagarsi da solo in circa 4 anni.
Poiché i pannelli di ultima generazione offrono un rendimento di qualità per almeno 30 anni, ogni euro investito nel fotovoltaico può produrre un ritorno cumulato di almeno cinque volte l’investimento iniziale.
Per garantirsi un buon profitto è bene farsi proporre una soluzione su misura del proprio caso specifico, e confrontare più preventivi convenienti.
Gli impianti
Grid Connected
Gli impianti Grid Connected sono impianti fotovoltaici connessi e interfacciati alla rete elettrica nazionale. L’energia prodotta dal campo fotovoltaico va a servire le utenze richieste dall’abitazione, determinando un mancato prelievo dalla rete elettrica e un conseguente risparmio in bolletta. L’energia in surplus viene conteggiata dal contatore e viene riversata sulla rete.
Questa energia non viene persa ma può essere remunerata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) attraverso il contratto di Scambio sul Posto.
Il servizio di Scambio sul Posto è una particolare forma di autoconsumo in sito che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione.
Nello Scambio sul Posto si utilizza quindi il sistema elettrico quale strumento per l’immagazzinamento virtuale dell’energia elettrica prodotta ma non contestualmente autoconsumata. Condizione necessaria per l’erogazione del servizio è la presenza di impianti per il consumo e per la produzione di energia elettrica sottesi a un unico punto di connessione con la rete pubblica.
Stand Alone
Gli impianti Stand Alone, o comunemente chiamati “ad Isola” rappresentano l’unica scelta installativa qual’ora l’abitazione sia sprovvista di allaccio alla rete elettrica.
L’energia prodotta dal campo fotovoltaico va a servire le utenze attive nell’abitazione e l’energia restante viene immagazzinata in batterie di accumulo fino a completa carica; l’eventuale energia residua viene persa e dissipata in calore. Le batterie andranno poi a servire le utenze durante la sera e nei momenti di fermo impianto fino a completo scaricamento.
La scelta di un impianto Stand Alone non è vincolata esclusivamente alle abitazioni sprovviste di allaccio alla rete elettrica. Infatti anche chi possiede un’abitazione connessa alla rete può scegliere di installare un impianto ad isola per poter ottimizzare l’autoconsumo.
Nella fase di progettazione è importantissimo dimensionare l’impianto e il campo batterie in base alle reali utenze e consumi dell’abitazione per non rischiare di sovradimensionare il numero di batterie, che incidono notevolmente sul costo totale di impianto.
Storage
Gli impianti Storage rappresentano una novità per il mercato fotovoltaico italiano.
Sono degli impianti “Ibridi” che uniscono insieme la tecnologie degli impianti Grid Connected a quella degli Stand Alone.
In realtà si tratta di una soluzione presente sul mercato globale già da un po’ di tempo ma non ancora molto presente nel nostro paese in quanto è stata solo recentemente regolamentata dall’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas.
Un impianto Storage funziona così: l’energia prodotta dal campo fotovoltaico va ad alimentare prima le utenze richieste dall’abitazione; l’energia rimasta viene poi convogliata nelle batterie di accumulo fino a completo caricamento e l’energia residua viene ceduta alla rete e valorizzata con il contratto di Scambio sul Posto.
Nel momento in cui l’impianto non produce, l’inverter alimenta le utenze dando la priorità alle batterie e, solo quando esse risultano scariche, passa alla modalità di prelievo dalla rete elettrica nazionale. È inoltre possibile gestire tutte e tre e fonti di energia elettrica contemporaneamente.
Per chiarire meglio il concetto vi illustriamo un esempio pratico:
se in casa abbiamo una richiesta di energia non soddisfatta dalla produzione istantanea dei pannelli fotovoltaici (ad esempio nelle giornate nuvolose), intervengono le batterie a sostegno e, qual’ora anch’esse non risultassero sufficienti, interviene il supporto dalla rete elettrica con prelievo dal contatore.
Tutto ciò è reso possibile grazie a particolari inverter tecnologicamente all’avanguardia.
Anche in questo caso, come per gli impianti Stand Alone, è importantissimo in fase di progettazione il corretto dimensionamento dell’impianto fotovoltaico e del campo batterie in base alle reali utenze e consumi dell’abitazione.